giovedì 21 aprile 2011

NUOVAMENTE SU BRADY 6

GIOVANNI CARMAZZI
 
James Weiner è la mente che ha ideato "Brady 6", il documentario che nei giorni scorsi è stato trasmesso da espn con grandissimo successo e che narrava dell'insolita avventura di Tom Brady nel draft, selezionato come sesto QB con il pick n.199. Senza addentrarci sui particolari riguardanti la nascita del documentario, quel che appare curioso nelle dichiarazioni a riguardo rilasciate da Weiner è il tentativo da costui svolto di contattare -oltre agli altri- uno dei QB scelti prima di Brady, Giovanni Carmazzi. La storia è esemplificatica di come i destini degli uomini possano essere i più differenti e singolari. Tom Brady e Giovanni Carmazzi, si diceva. Weiner vuole parlare nel documentario di tutti i QB, che infatti si rendono reperibili. Ma non Carnazzi, che Weiser insegue in tutti i modi. Come rivelato dal progrmma, si sa che Carmazzi è divenuto oggi un allevatore di capre.
Dice Weiner: "Ho tentato per settimane di contattarlo. A volte mi lasciava messaggi nella segreteria, senza mai accettare l'intervista e senza mai apertamente rifiutarla. Quando andai a San Francisco per intervistare Steve Mariucci ed il padre di Brady, mi riservai una giornata per raggiungere Carmazzi. Gli telefonai, gli mandai messaggi, e-mails, chiamai il fratello ed il padre. Feci di tutto per arrivare a lui. Il giorno prima in cui pensavo di raggiungerlo mi disse che si scusava per essere stato evasivo e che avremmo potuto chiacchierare dopo la sua sessione di yoga, ciò che fece dopo 30 minuti. Fu acuto, onesto ed articolato, e comprese perfettamente ciò che volevo. In ogni caso, per ogni motivazione che gli davo per poter rilasciare l'intervista, rispondeva con altrettante motivazioni per non darla. Gli dissi: "tutti saranno presenti nel documentario e racconteranno al mondo ciò che ora fanno, cosa dovrei dire di te?" Mi disse: "Racconta loro la verità. Sono un allevatore che fa esercizi di yoga". La prima telefonata finì con Carmazzi che gentilmente mi disse: "James, Sto per andare ad un'altra sessione di yoga. Non ho alcuna ragione per rilasciare l'intervista ma può darsi che te la rilasci. Ti chiamerò quando avrò finito la sessione". Mi chiamò infatti alla fine con la sua risposta definitiva, continua Weiser, non era interessato. Le sue ultime parole sono state: "La storia è per altre persone. Io vivo nel presente" Se mai lui leggerà questo articolo e cambia idea, mi può chiamare e lo aggiornerò.

Il football non finisce mai di stupire.

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