"THE SHOW MUST GO ON" |
La morte di Osama Bin Laden difficilmente potrebbe avere a che vedere con il football. Così non è tuttavia.
E' noto infatti che la prossima stagione dovrebbe (sappiamo tutti perchè utilizziamo il condizionale) cominciare l'11 settembre di quest'anno, ovvero nel decimo anniversario dell'attacco alle torri gemelle del 2001. E sappiamo tutti quanto gli americani tengano a queste ricorrenze. E sappiamo tutti che l'11 settembre giocheranno sia i Jets (in casa contro gli eagles) sia i Giants (non a caso a Washington, contro i redskins, l'altra città colpita dagli attacchi terroristici) per un calendario volutamente impostato sula memoria. E sappiamo anche che il calendario è stato formato in modo che l'eventuale taglio delle prime tre giornate non inciderà sul resto della stagione. Detto questo, ci preme evidenziare che la morte di Bin Laden, a questo punto, rende, simbolicamente, ancor più l'eventualità che il football, da sempre sport simbolo dell'intera nazione, riesca ad allinearsi agli eventi della memoria previsti per l'11 settembre. Diversamente, la ricorrenza forse più sentita nella storia degli Stati Uniti verrebbe, in parte, sporcata, in favore di venali chiacchere tra giocatori e proprietari. Non una bella figura innanzi alla nazione.
E' noto infatti che la prossima stagione dovrebbe (sappiamo tutti perchè utilizziamo il condizionale) cominciare l'11 settembre di quest'anno, ovvero nel decimo anniversario dell'attacco alle torri gemelle del 2001. E sappiamo tutti quanto gli americani tengano a queste ricorrenze. E sappiamo tutti che l'11 settembre giocheranno sia i Jets (in casa contro gli eagles) sia i Giants (non a caso a Washington, contro i redskins, l'altra città colpita dagli attacchi terroristici) per un calendario volutamente impostato sula memoria. E sappiamo anche che il calendario è stato formato in modo che l'eventuale taglio delle prime tre giornate non inciderà sul resto della stagione. Detto questo, ci preme evidenziare che la morte di Bin Laden, a questo punto, rende, simbolicamente, ancor più l'eventualità che il football, da sempre sport simbolo dell'intera nazione, riesca ad allinearsi agli eventi della memoria previsti per l'11 settembre. Diversamente, la ricorrenza forse più sentita nella storia degli Stati Uniti verrebbe, in parte, sporcata, in favore di venali chiacchere tra giocatori e proprietari. Non una bella figura innanzi alla nazione.
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