L'origine degli attuali mali dei Cardinals
Cambia presto il vento in NFL. E' dura respirare per lungo tempo l'aria delle altezze se non vi si è abituati. Solo due anni or sono i Cardinals giocavano, perdendolo clamorosamente negli ultimi (35) secondi di gioco (indimenticabile il passaggio di Roethlisberger per Santonio Holmes), il superbowl. Due anni dopo la franchigia pare essersi squagliata. Quanto possa fare un singolo giocatore (nel caso specifico il QB Kurt Warner) è presto detto: gran parte della squadra. Kurt Warner ora si è ritirato (a differenza d'altri comunicando il ritiro senza tornare sui propri passi). Quest'anno, i Cardinals sono stati guidati dai QB Max Hall, Derek Anderson e Matt Leinart: tutti hanno -fortemente- deluso. Il problema è che ora Fitzgerald, uno dei WR più forti dell'intera lega, dovendo rinnovare il contratto (sarebbe la terza volta con i Cardinals nella sua carriera) chiede garanzie ovvero l'arrivo di un QB di spessore: pare che il giocatore abbia fatto i nomi di Marc Bulger e Kevin Kolb (non è che chieda la luna in altre parole).
Ad Arizona, da sempre franchigia simbolicamente perdente, il solo fatto di aver sfiorato la vittoria ha spinto taluni a pensare a quanto sarebbe bello, finalmente, vincere qualcosa.
Come dargli torto?
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