sabato 5 marzo 2011

INDIANAPOLIS E LE CONSEGUENZE DEL LOCKOUT


LA CITTA' OSPITERA' IL PROSSIMO SUPERBOWL

Sono moltissime e, comprensibilmente, impossibili da narrare nella loro integralità le conseguenze (per lo più economiche -c.d. infdotto- ma non solo) che un prolungato lockout comporterebbe per i più vari settori che ruotano intorno al magico circo dell'NFL. Tra queste, merita particolare attenzione un evento che avrà -si spera, a questo punto- luogo tra 334 giorni: il superbowl che, come noto, verrà giocato ad Indianapolis.
Le stime stilate dagli economisti narrano di un ritorno economico complessivo per la città -per la prima volta in assoluto ospitante il superbowl- pari a 400 milioni di dollari. Il mancato evento (che si ricorda essere fissato per il 5 febbraio 2012), di contro, comporterebbe perdite per 200 milioni di dollari. Chiaro, quindi, che ad Indianapolis i membri del comitato organizzatore del Superbowl abbiano il massimo interesse, comprensibilmente superiore a quelle che altri possono vantare, a che la situazione di stallo sul rinnovo del CBA si risolva il prima possibile. Il comitato, per il momento, ha comunque scelto di continuare nei preparativi, senza variare in alcun modo i propri programmi ovvero la propria tabella di marcia. Curiosamente (?), il superbowl venne assegnato ad Indianapolis nella stessa data (20 maggio 2008) in cui i proprietari decisero di recedere dal CBA. Ad oggi, su richiesta della stessa NFL (che ha motivato la scelta sulla base di "questioni di sicurezza"), 18.000 stanze d'hotel in Indianapolis sono state prenotate sia per il week end del 5 febbraio 2012 sia per il successivo: il superbowl, quindi, potrebbe essere giocato anche il 12 febbraio 2012.
Mark Miles, presidente del comitato organizzatore del prossimo superbowl, ha ammesso che, già prima del lockout, l'orologio digitale posto nel suo ufficio e riportante il contdown dei giorni mancanti al superbowl lo rendeva nervoso. Ora, invece, non gli permette proprio di chiudere occhio.

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