C'erano proprio tutti e c'era proprio tutto, ieri, al velodromo Vigorelli di Milano per il ritorno, dopo 22 anni di assenza, dei Seamen Milano nel massimo campionato di football italiano, l'attuale IFL. Sfidanti gli Warriors di Bologna. C'erano le cheerleaders (le marinarettes), c'era radio 105, c'era il pubblico numeroso (di casa e non), c'era il fascino decaduto del tempio ciclistico di un tempo ora convertito al football, c'erano i tre americani -carichi per l'esordio- del teams di casa (uno, l'LB Korte, persino ex Pittsburgh Steelers), c'era tra il pubblico chi indossava maglie NFL di Esiason e Fitzgerald, c'era il biglietto di ingresso (euro 10,00 intero) con inclusa una consumazione birra, c'era lo stand all'interno del velodromo che dispensava "american hotdogs", c'era il merchandising dei Seamen (tazze, magliette etc.), c'era la premiazione di Alessandro Vismara quale MVP della scorsa stagione under 21 e quest'anno purtroppo assente per infortunio, c'era l'emozionante esecuzione dell'inno nazionale prima dell'incontro (con pubblico in piedi e mano sul cuore), c'era la sirena del porto che annunciava l'arrivo dei marinai. Wow.
C'era tutto. Mancava solo una cosa: i Seamen.
O, forse, c'era troppo degli Warriors.
O, forse, c'era troppo degli Warriors.
Senza infatti indugiare, poichè esercizio del tutto inutile, sulla cronaca della partita, ci limitiamo a riportare che l'incontro ha vissuto a senso unico, con gli Warriors che hanno giocato senza quasi trovare resistenza nella compagine milanese. Troppa la differenza sul campo.
Milano, pur guidata dai volenterosi americani del team (il QB Erik Anderwkakich, il WR/CB Andrew Kell, l'LB Thomas Korte) ha infatti mostrato, per larga parte dell'incontro, di essere ancora alla ricerca dell'affiatamento necessario tra i propri stranieri -e non solo- e ciò per quanto Anderwkakich e Kell abbiano fatto tutto quanto nelle loro possibilità per trovare, riuscendovi solo a tratti, sintonia sul campo. Korte, attesissimo, nervoso, ha brillato -incolpevolmente- a tratti, apparendo spesso unico - per quanto mai domo- punto forte (protagonista di alcuni spettacolari tackles) nel tentativo di arginare la solida offense bolognese. I milanesi sono nel complesso apparsi molto fallosi (tantissime le flags contro i seamen), sfilacciati, poco quadrati, acerbi. Anderwkakich ha comunque mostrato di possedere un buon braccio e Kell è apparso a tratti velocissimo. Da migliorare la sintonia QB/WR. Di Korte si è detto sopra. Una nota particolare: gli snaps di Milano, in ogni fase di gioco, sono apparsi molto molto approssimativi, causando spesso problemi non di poco conto al team. Un aspetto su cui, indubbiamente, lavorare. Grandissima difficoltà per i CB milanesi nel contenere, soprattutto sul lato sx delle defense, i WR bolognesi. Da segnalare in ogni caso l'unica segnatura di giornata per Milano, il TD del 6-13: molto molto bella l'azione con cui Anderwkakich ha imbeccato con lancio perfetto in endzone il WR Santagostino.
Il primo tempo, dato eloquente, si è così chiuso sul punteggio di 6-33. Nel secondo tempo Bologna ha, giustamente, alzato il piede dall'acceleratore, inserendo giovani anche under 18, portandosi comunque sul rassicurante 6-40, punteggio con cui l'incontro si è trascinato stancamente alla fine, con il pubblico di casa che, ben prima del fischio finale, aveva disertato gli spalti.
Bologna, dal canto suo, è apparsa solidissima, e l'affiatamento mostrato dagli americani del team è apparso perfetto e spettacolare per gran parte della partita. Il QB Eric Marty, su tutti, ha raccontato sul campo perchè, nelle ultime due stagioni, ha saputo portare prima i Giants di Bolzano e poi i Danau Dragons di Vienna alla vittoria nei rispettivi campionati. Straordinario scramble, è apparso nel corso dell'intero incontro letteralmente imprendibile (come nemmeno Beep Beep per Wile Coyote) per la difesa milanese, riuscendo, più volte, ad evitare i blitz (ma non solo) di più difensori avversari, chiudendo poi comunque il down su lancio o corsa. Spettacolare per gli occhi degli amanti del football. Parimenti incisivi sono apparsi l'RB Jordan Scott e il WR/DB Walter Peoples. Quest'ultimo, autore di ben tre TD, è apparso devastante (leggi: faccio quel che voglio) sino a che Bologna ha giocato al massimo per mettere al sicuro il risultato. Emozionante seguirne le evoluzioni sul campo, su tutto il kick di Milano riportato direttamente in endzone. Scott, infine, autore del 2° TD di Bologna è apparso anch'egli continua spina nel fianco della defense dei Seamen, giustificando a pieno le stats che lo vogliono 5° RB di sempre per yds corse nella storia NCAA. Di Capodoglio e Parlangeli, per la cronaca, i due rimanenti TD.
Considerazioni finali:
WARRIORS
Lo straordinario affiatamento mostrato dagli americani di Bologna -e dal team nel complesso- non può non preoccupare i rimanenti teams IFL per la corsa al titolo quest'anno. Non solo gli Warriors sono apparsi solidissimi ma, altresì, spettacolari. Attendiamo di poterli vedere contro teams più solidi. Il QB Marty potrebbe concedere il personale tris. Marty sicuro MVP di giornata, alla pari con Peoples.
SEAMEN
Milano è apparsa molto sfilacciata. Troppe flags e troppi errori grossolani. La prestazione deve comunque essere valutata alla luce del fatto che Bologna è, senza dubbio, quest'anno squadra fortissima. Con buona probabilità, nell'anno del ritorno, Milano-Seamen sarà cenerentola dell'IFL di stagione. Non tutto comunque è da buttare, per quanto vi sia moltissimo su cui lavorare. L'impressione dalle tribune è che il team abbia un grande potenziale, oggi rimasto inespresso.
Alla prossima.
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