RAHEEM MORRIS, HC DEI BUCS |
E' noto che alcune tra le più grandi dinastie della storia del football sono nate e cresciute sulla base di consecutivi ottimi draft. Basti pensare a ciò che accadde, a titolo esemplificativo, agli Steelers 1972-1974 ed ai Cowboys 1989-1991. Una delle franchigie che recentemente ha più impressionato nel draft, traendone immediato giovamento sono i Tampa Bay Buccaneers.
Chiusa la stagione 2009 con il pessimo record di 3-13, i Bucs, all'esito di due consecutivi azzeccatissimi draft (addirittura incredibile il 2010, forse il migliore in assoluto dell'anno) hanno concluso la scorsa stagione con il brillante record di 10-6, sfiorando i playoffs.Alla base del successo Tampa Bay risiedono per la verità molte e differenti motivazioni. Una di questa è, senza dubbio, il lavoro svolto dal neo GM Mark Dominik, nominato nel ruolo tre anni or sono dopo aver, per 16 anni, comunque lavorato per la franchigia. Dominik ha scientemente affrontato il draft cercando di accumulare picks all'esito di coraggiose trades, in tal senso mostrando grande capacità di lettura dei prospects e volontà di rinnovamento complessiva del roster. A ciò deve aggiungersi il lavoro straordinario che il giovanissimo HC Raheem Morris (un autentico self made man cresciuto in ambienti difficili e tra grandi difficoltà economiche) sta ottimamente svolgendo.
Senza troppo addentrarci nelle più oscure (quanto a visibilità sul campo) e vincenti scelte del draft, basta in questa sede limitarsi a rilevare le scelte (in campo ben visibili a tutti) del QB Freeman e del WR Williams 811 TD la scorsa stagione), di immediato -fortissimo- impatto per il team. Quel che in ogni caso colpisce è l'altissimo numero di rookies (ben 26 nel roster della scorsa stagione) che, dopo essere stati scelti, rimangono nel roster, di fatto rendendo il team mediamente giovanissimo e, pertanto, progetto di assoluta qualità e rilevanza già nel breve-medio periodo. Ovvio che, quest'anno, il draft dei Bucs sarà sotto stretta osservazione atteso che, nel caso di ulteriori azzeccate scelte, il team potrebbe davvero riuscire nella grande impresa di costruire un solidissimo progetto teso a garantire anni di stabilità e successo alla franchigia.
Ad oggi, il più impellente dei bisogni nel draft è un pass rusher: lo scorso anno il team ha, infatti, chiuso all'ultimo posto con soli 26 sacks.
I Bucs, per la seconda volta in tre anni giocheranno quest'anno a Londra in un incontro che li vedrà opposti ai Bears, lo scorso anno finalisti nel champioship: una sfida, per quanto sopra, di assoluto fascino.
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