lunedì 11 aprile 2011

SEAMEN-GIANTS 42-34

L'INGRESSO IN CAMPO DEI SEAMEN
 
Seamen-Giants è stata una partita in cui si sono scontrati l’entusiasmo dei marinai reduci dalla sorprendente vittoria contro i Rhinos e la voglia dei Giganti di voler presto cancellare la schiacciante sconfitta subita a Bologna contro gli Warriors. Alla fine, ha prevalso Milano, all’esito di un incontro sempre combattuto ed in bilico sino alle ultime fasi di gioco.
Milano si è presentata al Vigorelli forte del crescente affiatamento mostrato dai propri americani in gara 2 di campionato contro i Rhinos. Paradossalmente, la sconfitta alla prima di campionato contro Bologna, davvero fortissima quest’anno, aveva nascosto le reali qualità dei milanesi. D’altra parte, Bologna ad oggi ha massacrato, in sequenza, Seamen, Giants ed Hogs lasciando davvero poco margine per capire chi siano e quale sia la reale forza degli avversari che si trovano sulla strada bolognese. A maggior ragione alla prima di campionato. Comunque sia, Milano è comunque cresciuta –molto- nelle tre gare sin qui disputate e ad oggi ben può ritenersi che tutto sia fuorchè –come anche noi abbiamo scritto dopo la prima di campionato- cenerentola IFL.
Bolzano, dal canto suo, è giunta a Milano consapevole di dover e voler riscattare la sconfitta senza appello subita contro i guerrieri bolognesi (ad oggi imbattuti) e non perdere sin da subito preziose chances nella corsa ai playoffs.  Peccato che la truppa di Tisma sia scesa in condizioni tutt’altro che perfette, poiché forte di soli 24 giocatori a roster, due dei quali poi infortunatisi durante l’incontro.

La cronaca.
Milano è partita fortissimo. Al primo drive, ben costruito da Milano, Danilo Bonaparte ha messo a segno il TD, poi trasformato, del vantaggio su perfetto passaggio di Anderwkavich. 7-0.
Bolzano ha reagito affidandosi quasi esclusivamente alle corse di Greene (davvero pochi i lanci di Colston) cui la difesa meneghina ha saputo gradualmente prendere le misure nel corso dell’incontro, complice, per la verità, anche (senza nulla togliere all’ottima defense milanese) la stanchezza che ha aggredito l’RB impiegato intensamente in doppio ruolo stante la ristrettezza del roster bolzanino. Proprio Greene, inizialmente incontenibile, ha pareggiato per i Giants su corsa, al quarto drive, per il 300° TD della propria carriera. Chapeau. 7-7.
Ancora Greene per il 7-13 di Bolzano, segna su corsa, all’inizio del secondo quarto, con trasformazione fallita, appena prima che Tom Korte, partendo dalle 26 yards di Milano si involasse in meta all’esito di 70 yards di corsa: fantastico, davvero. Vantaggio 14-13 stante la trasformazione a seguire.
A seguire, è Kell ad allungare per Milano. Nono drive, lancio di 30 yards di Anderwkavich per Kell per il 21-13.
Bolzano insiste con le corse di Greene e Milano comincia gradualmente e prendere le misure alla offense dei Giants che, dal canto loro, soffrono vistosamente il gioco aereo dei marinai ove Kell da un lato e Santagostino (vittima di quest’ultimo Bonacci in posizione di CB) dall’altro spadroneggiano ben spalleggiati dall’ottimo Anderwkavich.
Bellissimo e davvero ben costruito il drive (undicesimo) con cui Bolzano accorcia le distanze. Costruito sulle corse di Greene partendo dalle 30 yards dei Giants, si conclude con Bolzano che schiera Greene in ricezione, ora sul lato destro (un down) ed ora sul sinistro (due downs) dell’attacco, per tre consecutivi downs. La difesa dei Seamen risponde bene e legge con maestria il dispiegarsi dell’attacco dei Giants, ma capitola su lancio di Colston per Greene. 21-19. Su trasformazione da due punti segue il pareggio. Zorzi dei Giants si infortuna nell’azione: tenete a mente il particolare, ne parleremo a seguire. Così si chiude il primo tempo.

Bolzano rientra in campo apparentemente decisa a sfruttare maggiormente i lanci di Colston, in ombra nel primo tempo, consapevole che Greene non possa reggere per l’intero incontro il peso dell’attacco. Così è. Prima tuttavia che il secondo tempo cominci, Zorzi viene allontanato dal campo dal medico dei locali poiché a suo avviso in condizioni mediche non idonee a continuare la partita (uno strappo, pare chiarisca alla fine lo staff). Apriti cielo. In campo scende la confusione. Zorzi reagisce lanciando il casco verso il bordo del campo. Si tratta di una situazione onestamente davvero senza precedenti. Il medico locale che esclude il giocatore ospite. Fermiamo qui il commento. E’ chiaro che superiori esigenze mediche propendano per la decisione. Si tratta di capire se ricorressero nel caso di specie.

Bolzano rientra in ogni caso forte. Colston, grandissimo,  lancia per Bonacci per il 21-27 (no trasf).
Ma come già in precedenza, nel successivo drive (n. 14) Korte zittisce immediatamente i Giants all’esito di una run di 45 yards poi trasformata da due complice un rimbalzo favorevole: 29-27 e grande Milano che non lascia respiro agli avversari a corto di fiato.
E’ in questa fase che Milano costruisce la propria vittoria. Alla fine si conteranno quattro turnover a favore dei marinai e nessuno per i Giants. Santagostino spadroneggia nella defense avversaria. Greene è esausto e Bolzano, per infortunio, perde due giocatori: a roster ne rimangono 22.
Milano allunga all’inizio del terzo quarto: è Kell che riceve l’ennesimo lancio di Anderwkavich. 35-27.
Un fotografa a bordo campo viene colpita con forza da un giocatore di Bolzano spinto scorrettamente verso la sideline. Lunghi attimi di apprensione. Esce dal campo in barella, introdotta sul terreno di gioco dai giocatori seamen. A fine partita, mentre i tifosi lasciano il campo, vedremo la fotografa ancora sull’ambulanza, fuori dal Vigorelli. Che ci faceva ancora lì?
L’infortunio permette ai Giants di respirare. Ne segue il 36-34 quando Greene, ancora e sempre lui, al 21° drive pareggia su corsa. Colston è limitato dalla defense milanese e l’attacco aereo dei Giants non decolla.
Per l’ennesima volta (la terza in giornata) Milano risponde già nel drive successivo: è Santagostino a segnare all’esito di corsa di 20 yards dopo aver ricevuto palla su lancio di Anderwkavich. 42-34. Al momento della trasformazione un bruttissimo episodio vede un giocatore dei Seamen reagire contro un compagno (Bonaparte?) colpendolo sul casco. Davvero una bruttissima scena, demenziale. La crew arbitrale, peraltro, pare non saper/riuscire a gestire al meglio la situazione.
C’è poco tempo per Bolzano di tentare di reagire. C’è molta fantasia offensiva per tentare di trovare su lancio uno spiraglio all’attacco (spread offense, empty backfield). Ma nulla da fare, regge -bene- la difesa milanese, Colston non trova la soluzione. La partita si chiude così: 42-34 con Milano che merita di portare a casa la vittoria.

MVP di giornata Tom Korte. Fortissimo nel doppio ruolo LB/RB è l’anima dei Seamen. Per la verità MVP a pari merito con Giulia, la cheerleader dei Seamen di soli 9 anni: davvero commovente e straordinaria vederla all'opera. Talento puro: tanto di cappello. 



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