Sino alla scorsa settimana erano in diversi ad esercitarsi su quella che appariva una domanda di nessun conto.
Ovvero: davvero una squadra di assoluto livello in NFL può diventare d'improvviso scarsissima per la sola perdita del proprio QB? Il caso, ovviamente, è quello di Indianapolis. La mera mancanza di Manning ha portato il team a due sconfitte imbarazzanti. Passi per la sconfitta contro Houston, comunque buona squadra. Sconfitta che comunque aveva fatto sorgere la domanda negli analisti. Ieri è seguita la sconfitta contro la modestissima Cleveland. Settimana scorsa, dicevamo, taluni avevano avanzato il sospetto che i Colts potrebbero aver deciso di concedersi una sorta di stagione sabbatica ben sapendo della prolungata assenza di Manning, per puntare dritti al primo pick nel draft 2012, ovvero ad Andrew Luck. Alcuni hanno persino coniato un termine per questo obiettivo: "suck the luck". Anche Peter King di sports illustrated si è cimentato nella questione, ritenendo tuttavia che se anche i Colts guadagnassero il primo pick non avrebbero vantaggio a spenderlo per Luck, piuttosto scambiandolo per una serie di buoni giocatori per rinforzare il team, ammesso sempre che Manning ritorni. La vicenda, all'apparenza di scuola, ha acquistato quindi una certa consistenza dopo la sconfitta di ieri dei Colts. Noi continuiamo a ritenere che sia paradossale e difficile, se non grottesco, a credersi che, mancando 14 incontri, si possa giungere ad una decisione tanto folle. Staremo a vedere.
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