MICHAEL VICK |
Non v'è sport come il football che sappia raccontare storie da romanzo.
A cominciare da oggi, per una volta alla settimana, cercheremo di raccontarvi quella che, a nostro avviso, è la storia più interessante della giornata di campionato. Questa settimana tocca a Michael Vick, il QB degli eagles che domenica tornerà, per la prima volta da titolare, nel Georgia Dome, lo stadio dove, con i Falcons, si affermò come QB d'elite salvo poi incorrere nelle notissime vicende giudiziarie che lo costrinsero a due anni di carcere (venne incriminato per aver organizzato incontri clandestini tra cani in occasione dei quali lo stesso Vick sopprimeva personalmente, con crudeltà, le bestie non ritenute all'altezza di combattere).
25 mesi fa Vick, uscito dal carcere indebitato ed abbandonato da tutti gli sponsors, ha firmato un contratto con gli eagles e, da lì, è cominciata la sua nuova vita, non solo professionale. Questa settimana, intervistato, ha dichiarato: "Questa ora è la casa di Matt Ryan, io sono solo un visitatore". Nel 2009, quando per la prima volta tornò a giocare al Georgia Dome con gli eagles, Vick giocò solamente in brevi occasioni, non da titolare, inserito in wildcats formations. Ciò non gli impedì di segnare un TD su lancio ed un altro su corsa. Domani, come tutti sanno, sarà invece titolare. Ad Atlanta in molti tifano ancora per lui. Ad Atlanta, così come nel resto degli USA, molti (le associazioni animaliste su tutti) lo odiano.
L'uomo che ha creduto e rilanciato Vick a nuova vita è Andy Reid, HC degli eagles, unitamente all'attuale OC del team, Mornhinweg. Fu l'OC, prima di chiunque a dire a Reid che si sarebbe potuto puntare su Vick. "Potrebbe essere una sorta di Steve Young" disse. L'OC racconta che la prima volta che incontrò Vick questi gli disse che voleva imparare due cose: aiutare gli eagles ed imparare ad essere un QB. L'Oc racconta che negli allenamenti Vick era determinatissimo. Ad oggi i numeri parlano chiaro. Con Atlanta Vick staccava statistiche prestazionali di gran lunga inferiori a quelle che oggi ottiene con gli eagles. Ad oggi Vick si reca nelle scuole a parlare della sua esperienza carceraria e, almeno sulla carta, pare sinceramente pentito per la condotta osservata in passato. Negli USA è diventato simbolo di redenzione, rinascita. Fu uno dei primi, nel giugno di quest'anno a mettersi in contatto con Plaxico Burresse quando quest'ultimo lasciò il carcere dopo due anni di detenzione. Domani, quando le luci del Georgia Dome accoglieranno Vick, siamo certi che in qualche modo gli ultimi difficili anni della sua vita gli torneranno alla mente. Siamo certi che sarà capace di grandi cose.
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