BUFFALOMANIA, WHY?


UNA YARD ALLA VOLTA



Buffalomania nasce con l’intento di diffondere la passione e la Cultura (maiuscolo non a caso) per il più straordinario degli sport: il football americano. Ovvio che si tratti di un impegno abnorme stante le difficoltà in cui versa il settore, reduce da anni di consecutivo declino dopo i fasti, irripetibili, degli anni ’80.
Sono in molti a credere in una rinascita del football in Italia. Ad oggi si assiste, su tutto il territorio nazionale, ad un nuovo fervore per il football, ad un interesse crescente ben rappresentato dal costante aumento del numero dei teams ad ogni livello, da discussioni sane e feroci (per la verità mai assenti nella storia del football italiano) tra le componenti del settore (fif e fidaf su tutto) onde trovare una casa comune per il football, a sforzi che da più parti –basti osservare, a titolo esemplificativo, il numero di siti che tentano di dedicarsi all’argomento- vengono profusi per raccontare e diffondere la cultura del football.
Se è vero che, a partire proprio dagli anni ’80, l’avvento straripante delle TV negli sport più diffusi in Italia (il calcio su tutto) ha lasciato ben poco spazio agli sport minori, di fatto facendo scomparire il football dalla scena televisiva in chiaro,  è anche vero che la crescente accessibilità delle tv a pagamento (e non solo, si veda internet) ha permesso altresì il ritorno, per quanto numericamente non paragonabile a quello d’un tempo, del football d’oltreoceano nelle case di moltissimi tifosi. Il football sta rinascendo, una yard per volta, sulla base dell’entusiasmo di chi il football non l’ha mai mollato, ha continuato negli anni a seguirlo nonostante tutto, ed ancora oggi è in prima linea nella speranza di una nuova stagione.
Ad oggi, mentre scriviamo, l’IFL, il principale campionato italiano, conta 10 teams sparsi su tutto il territorio nazionale.  La possibilità che giocatori americani possano prendervi parte è argomento che sosteniamo apertamente, certi che da tale scelta i teams italiani non possano che trovare giovamento. Una differente posizione significherebbe chiudere il movimento su sé stesso, in una  logica protezionistica senz’altro anacronistica ed, in ogni caso, deleteria, in termini competitivi, per i teams italiani impegnati a livello europeo. Ciò non toglie che a differenti livelli il football italiano possa, giustamente, giocarsi tra teams –di soli giocatori italiani- di 11 o 9 giocatori. Le realtà possono –a nostro avviso- senz’altro convivere e le resistenza che in tal senso esistono appaiono più di principio che veramente motivate nel merito.
Sarà dura, in ogni caso.
Il football è sport che, come nessun altro, riesce e sa rappresentare la vita in forma di gioco, con le proprie gioie ed i propri dolori, con i propri sacrifici ed il proprio duro lavoro e successi, con le proprie assurdità e contraddizioni. Per tali motivi, chiunque ami la vita, non può non amare il football.  
Una yard alla volta, tutto è possibile.

Il team di Buffalomania