sabato 12 marzo 2011

IL LOCKOUT E' UFFICIALE




Alla fine è accaduto quel che non accadeva dal 1987, 24 anni or sono. Il lockout è ufficiale. Ieri, l'NFL e l'NFLPA hanno ufficialmente annunciato di non aver trovato un accordo sul rinnovo del CBA. Subito dopo l'annuncio, le parti si sono scambiate reciproche accuse in relazione alla presunte colpe della controparte sul mancato raggiungimento dell'accordo. Un triste spettacolo del tutto simile ai commenti post elettorali tipici delle elezioni politiche italiane. Non si tratta di una situazione di facile comprensione, anzi. In buona sostanza (rimandandovi per ulteriori dettagli a quanto in precedenza dettagliatamente postato sul lockout e sulle sue più concrete ed immediate conseguenze http://buffalobills-nfl.blogspot.com/2011/03/il-lockout-cosa-e-e-cosa-comporta.html) i giocatori hanno chiesto ai proprietari di mostrare i loro introiti in modo tale che le loro richieste relative all'accesso a maggiori somme fossero giustificate. I proprietari hanno rifiutato. Da parte loro questi ultimi affermano di aver formulato ai giocatori un'offerta di tutto rispetto (oltre che ragionevole) composta da una serie di punti che l'NFL ha diffuso per giustificare -anche e soprattutto agli occhi dei tifosi- le proprie ragioni. Fatto sta che alla fine l'NFL ha imposto il lockout ai giocatori e questi ultimi (capeggiati dai QB Brady, Brees e P. Manning) sono per conseguenza ricorsi in giudizio nel tentativo di bloccarlo (ora starà ai proprietari dimostrare che la decertificazione è qualcosa di -giuridicamente- infondato). Lo scioglimento dell'NFLPA comporta peraltro la possibilità che ogni singolo giocatore possa ricorrere in giudizio. Allo stato, i giocatori sono senza copertura contrattuale e persino gli agenti dei giocatori, tra le altre cose, possono ora contattare clienti di altri agenti, senza restrizioni. La situazione, nel complesso, falsa la normale evoluzione della preparazione in off season, di fatto favorendo i teams già oggi più solidi e bilanciati ovvero privi di urgenti necessità di implementare il roster: i free agents (privi di contratto) ed i rookie (privi della possibilità di rapportarsi come di consueto ai teams che li selezioneranno) escono infati indeboliti dal mancato rinnovo del CBA e, per loro, i teams che a queste figure han necessità di ricorrere. Il draft, per conseguenza, verrà affrontato -e qui sta la prima anormalità- in modo da poter soddisfare -tutte- le immediate necessità delle squadre atteso che ciò non sarà possibile (sino al nuovo CBA) per tramite dei free agents.
Sia chiaro che allo stato la possibilità che si giochi nel 2011 è ancora intatta. Certo è che ora, come ha ben sostenuto ieri Peter King di Sports Illustrated, la parola passa ai tribunali ed i tempi di accertamento delle rispettive ragioni non saranno certo brevi. A ciò deve aggiungersi l'animosità con la quale le parti sono giunte alla consapevolezza che non si potesse raggiungere consensualmente un accordo. Sarà lunga, in altre parole. Nei prossimi tempi, ahinoi, ci troveremo a parlare più di contorte situazioni giuridico-processuali che di sport.
Certo è che l'NFL non è quel che era, sia in termini di introiti che di popolarità, nel 1987. Oggi è divenuto spettacolo planetario e le vicende giuridiche a venire sono destinate a segnare e cambiare, per sempre, la storia del football. 

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