L'(EX) OAKLAND COLISEUM |
Siamo sinceri: non esiste una sola persona (e sottolineo una) tra i lettori di questo blog che sia convinta del fatto che gli stadi di football NFl americani siano stadi (se ve ne sono chiedo loro di andarsene). Mi spiego:
tutti noi siamo convinti che siano templi religosi, luoghi ove qualcosa di magico viene celebrato nei mesi da settembre a febbraio, qualcosa che, in qualche modo, per la maggior parte misterioso, ha a che fare con la vita. Chiaramente sto perdendo il controllo di quel che scrivo. Comunque sia. E' di oggi la notizia che lo stadio (ah, scusate, volevo dire il tempio) degli Oakland Raiders non si chiamerà più così. Come noto, la religione del football cede, negli stati uniti, ad una religione ancor più diffusa: il denaro. Capita così che Overstock abbia pagato 1.2 milioni di dollari all'anno (metà del denaro verrà comunque versato nelle casse dei Raiders) per i prossimi sei anni per poter vantare i diritti del nome dello stadio che così si chiamerà, tenetevi forte, "Overstock.com Coliseum". L'accordo non è, dal punto di vista economico dei migliori, se si pensa che in genere accordi del tutto simili per i diritti al nome dello stadio si aggirano sui 5 milioni di dollari annui (a titolo esemplificativo i Redskins cedettero a Fedex i diritti al nome sullo stadio per 6.7 milioni di dollari su base annua). C'è comunque chi fa peggio: i Lions hanno ceduto i diritti al nome sullo stadio per 1 solo milione di dollari annui alla Ford. Il più caro degli accordi, in ogni caso, è stato sottoscritto per uno stadio che ancora non esiste. Farmers Insurance ha già sottoascritto un'accordo di 30 anni per il caso nasca un nuovo stadio per il football a Los Angeles (la città non vive di football NFL dal 1994, dai tempi dei Rams)E' proprio il caso di dire che non c'è più religione.
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